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Deterioramento cognitivo

Rivoluzione silenziosa, così è stato definito da Kofi Annan, Premio Nobel per la Pace e già Segretario Generale delle Nazioni Unite (ONU), il progressivo e inarrestabile invecchiamento della popolazione mondiale, fenomeno che interessa sia i Paesi occidentali che quelli emergenti.

Con l’aumentare dell’età il rischio di sviluppare malattie croniche di pertinenza internistica e neurologica diventa più alto.

Particolarmente rilevante il problema della demenza, la crescita esponenziale di pazienti con patologie di compromissione cognitiva è in stretta dipendenza con il progressivo invecchiamento della popolazione.

Tra i fattori di rischio per le demenze l’età rimane il principale.

La demenza è una patologia con una lunga storia clinica nella quale si può intervenire a vari livelli per ritardarne l’evolutività del quadro.

La terapia farmacologica con trattamenti sintomatici tra cui i nootropi, rimane tuttora uno strumento che può essere utilizzato nella pratica clinica a partire dalle forme precoci come il declino cognitivo età correlato.

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